10. Großer Preis der Schweiz      1951 
 


4 / 7 Domenica, 4 Giugno 1950    Gran Premio nº 4   
Pole Position
 2′42″1

 Juan Manuel Fangio   Alfa Romeo


Soleggiato
Giro Veloce (1 Punto)
 2′41″6

 Giuseppe Farina   Alfa Romeo

Bremgarten


Berna


Svizzera


1950 - 1954

42 Giri x 7,280 km
305,760 km

4 / 7 Domenica, 4 Giugno 1950    Gran Premio nº 4   
  Pilota   Scuderia Giri   Distacco/Ritiro Griglia Punti
Giuseppe Farina Alfa Romeo 42 2:02′53″7 9
Luigi Fagioli Alfa Romeo 42 +0″4 6
Louis Rosier Automobiles Talbot-Darracq - Talbot-Lago-Talbot 41 +1 Giro 10º 4
Prince Bira Enrico Platé - Maserati 40 +2 Giri 3
Felice Bonetto Scuderia Milano - Maserati Milano-Maserati 40 +2 Giri 12º 2
Emmanuel De Graffenried Enrico Platé - Maserati 40 +2 Giri 11º
Nello Pagani Scuderia Achille Varzi - Maserati 39 +3 Giri 15º
Harry Schell Écurie Bleue - Talbot-Lago-Talbot 39 +3 Giri 18º
Louis Chiron Officine Alfieri Maserati 39 +3 Giri 16º
10º Johnny Claes Écurie Belge - Talbot-Lago-Talbot 38 +4 Giri 14º
11º Toni Branca Maserati Privata 35 +7 Giri 17º
Rit Juan Manuel Fangio Alfa Romeo 32 Valvola
Rit Philippe Étancelin Talbot-Lago-Talbot Privata 25 Cambio
Rit Raymond Sommer Scuderia Ferrari 19 Trasmissione 13º
Rit Eugène Martin Automobiles Talbot-Darracq - Talbot-Lago-Talbot 19 Incidente
Rit Luigi Villoresi Scuderia Ferrari 9 Trasmissione
Rit Alberto Ascari Scuderia Ferrari 4 Pompa dell'olio
Rit Yves Giraud-Cabantous Automobiles Talbot-Darracq - Talbot-Lago-Talbot 0 Incidente
F Peter Whitehead Scuderia Ferrari - Vettura non disponibile -
F Franco Rol Officine Alfieri Maserati - Pilota ferito -
F Reg Parnell Scuderia Ambrosiana - Maserati - Non partecipa al Gran Premio -
F Rudi Fischer Écurie Espadon - SVA-FIAT - Non partecipa al Gran Premio -
F José Froilán González Scuderia Achille Varzi - Maserati - Pilota ferito -

4 / 7 Domenica, 4 Giugno 1950    Gran Premio nº 4   
 Podio Piloti  Podio Costruttori  Podio Motori

Luigi Fagioli

Giuseppe Farina

Louis Rosier

Alfa Romeo

Alfa Romeo

Talbot-Lago

Alfa Romeo

Alfa Romeo

Talbot
 Piloti Vittoria 2a per Giuseppe Farina
Pole Position 2a per Juan Manuel Fangio
Giro Veloce 2º per Giuseppe Farina
Podio 1º per Louis Rosier
Hat Trick -
Grand Chelèm -
Gran Premi Disputati 1º per Felice Bonetto, Nello Pagani e Toni Branca
Ultimo Gran Premio Ultimo GP per Nello Pagani
 Costruttori Vittoria 3a per Alfa Romeo
Doppietta 2a per Alfa Romeo
Pole Position 3a per Alfa Romeo
Giro Veloce 3º per Alfa Romeo
Podio 1º per Talbot-Lago
Gran Premi Disputati 1º per Maserati Milano
Ultimo Gran Premio -
 Motori Vittoria 3a per Alfa Romeo
Pole Position 3a per Alfa Romeo
Giro Veloce 3º per Alfa Romeo
Podio 1º per Talbot
Gran Premi Disputati -
Ultimo Gran Premio -

4 / 7 Domenica, 4 Giugno 1950    Gran Premio nº 4   

Partenza del Gran Premio
Raymond Sommer al volante della Ferrari 125
Alberto Ascari al volante della Ferrari 125
Raymond Sommer si ferma ai box per noie alla trasmissione

 Pre-Gara
È sul circuito di Bremgarten, un tracciato stradale semi-permanente a Berna, che si disputa la quarta gara del mondiale e, com'era successo a Monaco, Alfa Romeo e Ferrari schierano gli stessi piloti: Farina, Fangio e Fagioli per la prima; Ascari, Villoresi e Sommer per la seconda.

Per la Talbot-Lago ci sono Étancelin, Giraud-Cabantou, Rosier, Martin, Schell e Claes che si qualificano tutti; la Maserati fornisce le vetture a Chiron, Pagani e sostituisce l'infortunato González con Franco Rol.

La Scuderia Platé continua a essere rappresentata dai suoi due piloti nobili (Bira e de Graffenried) mentre la Scuderia Milano schiera Bonetto.

Curiosa è la presenza della Società Valdostana Automobili – abbreviata in SVA – motorizzata dalla Fiat e condotta dal pilota di casa Rudi Fischer che tuttavia non riuscirà a qualificarsi.


 Qualifiche
La pole position viene conquistata da Fangio grazie al giro cronometrato in 2′42″1, davanti ai compagni di squadra Farina e Fagioli e, ancora una volta, la prima linea del tracciato è sotto il segno delle Alfa Romeo.

Fanno bene le due Ferrari guidate dagli italiani che conquistano il quarto e quinto posto lasciando Sommer al 13º. Per la Maserati il miglior tempo lo registra Bira con il suo 8º posto.
Étancelin e Giraud-Cabantous, con la 6a e 7a piazza, risultano essere i migliori per la francese Talbot-Lago.

Alla gara si qualificano diciotto dei ventidue piloti iscritti: Peter Whitehead insieme a Franco Rol, Reg Parnell e Rudi Fischer sono gli esclusi.


 Cronaca di Gara
Alla partenza, nella prima curva le Alfa Romeo sono in testa trainate da Fangio mentre, più indietro, Giraud-Cabantou va in testacoda danneggiando la sua Talbot-Lago ed è costretto al ritiro.
Al secondo giro Fangio comanda ancora su Farina, Ascari, Fagioli, Villoresi, Bira, Rosier e Étancelin con Toni Branca a chiudere il gruppo.

Ascari al quarto giro rientra ai box con un problema al circuito dell'olio, riparte ma un giro più tardi deve abbandonare la gara.

Alla sesta tornata, Le Alfa Romeo continuano a dominare la gara con Fangio e Farina: quest'ultimo segna il giro più veloce in 2′41″6 e supera Fangio. Dietro di loro, Villoresi guadagna la terza posizione ai danni di Fagioli.
Al nono giro Fagioli riguadagna la posizione su Villoresi, la cui Ferrari non riesce a tenere i ritmi imposti dalla gara e, al decimo giro, abbandona per problemi alla trasmissione. Due Ferrari su tre sono a questo punto ritirate.

Dopo il ritiro di Villoresi e Ascari, Fagioli si ritrova terzo davanti a Prince Bira, che viaggia in quarta posizione con la sua Maserati.

Al 16º giro, durante il rifornimento, Bira perde la posizione in favore della Talbot-Lago di Étancelin mentre, al 19º giro, il connazionale Martin tenta il sorpasso su Rosier ma esce violentemente di pista alla curva Eymatt: sbalzato fuori dall'auto, riporta una frattura al femore e diverse ferite al viso.
Nello stesso giro anche l'ultima Ferrari – quella di Sommer – abbandona per gli stessi problemi di Villoresi mentre Bonetto rientra per far rifornimento alla sua Maserati tuttavia il barile di benzina esplode e distrugge il box. Miracolosamente l'auto è salva e, seppur con il serbatoio mezzo pieno, riesce a riprendere la corsa.

In testa ci sono sempre le tre Alfa Romeo con Farina che viaggia a 150 km/h, Fangio (+1′2″), Fagioli (+1′18″), Rosier (+2′04″), Étancelin (+2′24″) e, a seguire, tutti gli altri con un giro di ritardo.
La gara rimane invariata fino al 25º giro quando, Étancelin, rompe il cambio ed è costretto al ritiro.

Le tre monoposto targate Alfa sembrano ormai dirette verso la tripletta quando però, al 33º giro, Fangio si vede costretto al ritiro a causa della rottura di una valvola sulla sua vettura.

Farina vince la gara, Fagioli si piazza ancora secondo e Rosier completa il podio piazzandosi in terza posizione. Farina si ritrova al comando della classifica iridata con 18 punti, seguito da Fagioli con 12 e Fangio a 9 punti.
Prince Bira, grazie ai ritiri dei suoi avversari, conquista il 4º posto mentre Felice Bonetto, dopo la prima e poco felice esperienza nel Gran Premio di Gran Bretagna dove non si qualificò, giunge in quinta posizione e guadagna i suoi primi due punti mondiali.

Rimarchevole, infine, la rimonta dello statunitense Harry Schell: partito dalla 18a e ultima posizione, finisce la gara ottavo.

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